Testa di Pietra
Un Baphomet o Bafometto è un idolo o un'immagine fatta di pietra.
Ne esistono varie descrizioni come: un idolo con un teschio umano, una testa con due facce, un idolo con testa barbuta.
Il nome ricorre per la prima volta nei verbali del processo contro i Cavalieri templari; durante la soppressione dell'ordine fu sostenuto dall'Inquisizione che i cavalieri usassero un Baphomet come parte delle loro cerimonie di iniziazione. Questo fatto, oltre ad altre asserzioni, fece sì che il loro Ordine religioso fosse accusato di eresia e idolatria. In ogni caso il nome fu ripreso, dal XIX secolo, dai sostenitori dell'occultismo.
Essendo un nome estorto sotto tortura durante gli interrogatori dei Templari, non si può escludere che possa essere stato originato semplicemente come un'onomatopea o un errore di trascrizione dei verbali, nei quali in effetti il termine ricorre per la prima volta; la presenza del baphomet fu utilizzata dagli inquisitori (istigati dal re di Francia Filippo il Bello) per aggiungere l'idolatria alle altre infamanti accuse nei confronti dell'Ordine, allo scopo di distruggerlo.
Sull'origine del misterioso termine sono, in ogni caso, state elaborate numerose teorie, nessuna delle quali provata:
Una deformazione latinizzata di Mahomet, una versione medievale europea di Maometto, il nome del profeta dell'Islam.
Idries Shah propose che Baphomet deriverebbe dalla parola araba ابو فهمة Abu fihamat, con il significato di "padre dell'ignoto", e associato con il sufismo.
Levi propose che il termine fosse composto da una serie di abbreviazioni: "Temp. ohp. Ab". che prendono origine dal latino Templi omnium hominum pacis abhas, con il significato di "padre della pace universale tra gli uomini". Una lettura alternativa potrebbe essere tem. o. h. p. ab. per templi omnium hominum pacis abbas. La traduzione in questo caso è abate del tempio della pace dell'umanità, forse in riferimento ai Templari stessi.
Dalle parole greche Baphe e Metis. Le due parole insieme significherebbero "battesimo di saggezza",
anche interpretabili come "tintura di saggezza" (cfr. S. B. Brocchi, "Il Baphomet - Tintura di Saggezza").
Una corruzione del termine ebraico Behemoth (letteralmente "Bestie", pluralis maiestatis di "behemah"), citata nel libro biblico di Giobbe (40:15) e di Ezra (6:49 e 6:51).
Se tradotto secondo il cifrario di Atbash (scoperto dallo studioso Schonfield), l'origine del termine sarebbe Sophia, la parola greca per Saggezza