Secondo i vangeli, Giuseppe di Arimatea fu, in segreto, discepolo di Gesù Cristo, al quale diede sepoltura. Membro del sinedrio, non approvò la condanna del Cristo (Luca, 23,51), e dopo la crocifissione chiese a Ponzio Pilato il corpo del Maestro, aiutato da Nicodemo, lo depose nel sepolcro (Matteo 27,57-60).
Vi sono due leggende, secondo le quali Giuseppe di Arimatea avrebbe raccolto in un calice le ultime gocce
del sangue di Cristo, le storie si dividono poi sul luogo, che nella dizione dell'epoca risultava essere Britio,
dove viene portato il sacro calice. In una interpretazione si tratta della Bretagna, poi rilocato in Provenza,
in altra interpretazione sembra in Egitto e poi in Italia ad Aquileia. Di qui derivò la leggenda del Sacro Graal.