Vangelo Apocrifo
Il Vangelo di Maria è un testo gnostico cristiano, appartenente a quel complesso di testi generalmente indicati come Vangeli gnostici. Esso ci è noto da due fonti. La prima, il cosiddetto Papyrus Berolinensis 8502, è conservato dal 1896 presso il dipartimento di egittologia di Berlino. Esso fu acquistato al Cairo da Carl Reinhardt e sembra probabile la sua provenienza da Achmin, in Egitto. Tuttavia a causa di complesse vicende il manoscritto fu pubblicato soltanto nel 1955. Un secondo frammento greco, noto come Papiro Rylands III n. 463, proveniente da Ossirinco (Egitto) viene datato III secolo d.C..
Il personaggio cui il titolo si riferisce - Vangelo di Maria - è Maria Maddalena, cui il testo attribuisce molto rilievo, al punto da lasciare intendere che Gesù la anteponesse ai suoi stessi apostoli. Il frammento si compone di due parti: nella prima Gesù risorto risponde alle domande degli apostoli e affida loro la missione della predicazione del Vangelo, mentre la seconda si apre con l'intervento di Pietro affinché Maria Maddalena riveli le parole dette a lei da Gesù. Successivamente al racconto di Maria, Andrea e Pietro manifestano la loro incredulità riguardo al fatto che il Salvatore possa aver rivelato ad una donna ciò che non aveva rivelato ai suoi discepoli. Infine Levi, biasimando i due discepoli, li esorta a seguire gli insegnamenti che il Cristo ha loro impartito.
Nel corso del 3° secolo, ma anche prima di esso, alcuni Padri della Chiesa fanno esplicito riferimento nei loro scritti al cosiddetto Vangelo di Maria. Questi documenti fanno comprendere quanto tale vangelo venne disprezzato e rifiutato dai primi Padri della Chiesa.
Nel testo frammentato, i discepoli fanno domande al Signore risorto e ricevono risposta.