Goffredo di Buglione
Goffredo di Buglione (Godefroy de Bouillon in francese) (c. 1060 -
Gerusalemme, 18 luglio 1100) fu uno dei signori feudali della Prima crociata
(Crociata dei baroni).
Fu il primogenito o il
secondo figlio del Conte Eustachio II di Boulogne
e di Ida, figlia di Goffredo II della Bassa Lorena.
Goffredo fu designato da
suo zio, Goffredo il Gobbo, suo successore in Bassa
Lorena, ma nel 1076 l'Imperatore Enrico IV
gli assegnò la sola marca di Anversa, che faceva parte della signoria di
Buglione, riprendendosi il feudo della Bassa Lorena, visto che suo zio non
aveva discendenti né eredi maschi diretti. Ciò nonostante il suo ducato si
estendeva dal Brabante al Lussemburgo, comprendendo le regioni dell'Hainaut,
del Limburgo, del Namur e parte delle attuali Fiandre. Goffredo, ora di
Buglione, combatté per Enrico sia a Elster
sia nell'assedio di Roma e nel 1082 gli fu finalmente affidato il ducato della
Bassa Lorena.
La Lorena era
stata fortemente influenzata dai riformatori cluniacensi e Goffredo sembra sia
stato un uomo pio. "Appena i vescovi, dopo il trionfo della Riforma
cluniacense e la lotta per le investiture
smisero di appoggiare gli Imperatori germanici, la provincia immediatamente si
ridusse in piccoli domini feudali" (Catholic Encyclopedia,
"Lorraine"). Sebbene egli avesse servito sotto Enrico IV contro il
Papato, Goffredo liquidò letteralmente la maggior parte di quanto possedeva e
si unì alla Crociata proclamata da Urbano II
al Concilio di Clermont (1095).
Statua bronzea che raffigura Goffredo di Buglione, Innsbruck
Coi suoi fratelli Eustachio e Baldovino di Boulogne (il futuro
Baldovino I di Gerusalemme) Goffredo partì dalla Lorena nell'Agosto 1096 alla
testa di un'armata forte di 40.000 uomini, seguendo la strada di "Carlo
Magno", che sembra Urbano II avesse chiamato (secondo il cronista Roberto
il Monaco) la "Strada di Gerusalemme". Dopo alcune difficoltà in
Ungheria, dove egli non fu in grado di impedire ai suoi uomini di saccheggiare
i correligionari cristiani, Goffredo giunse a Costantinopoli nel Novembre. Fu
il primo dei Crociati ad arrivare ed entrò in conflitto quasi subito con
l'Imperatore bizantino Alessio I che pretendeva da Goffredo un giuramento di fedeltà
all'Impero bizantino. Goffredo alla fine giurò nel Gennaio 1097, imitato da
molti altri baroni, garantendo la restituzione all'Impero dei territori
strappati dalle proprie truppe ai Turchi. Quest'azione assicurò ai crociati
l'attraversamento in sicurezza degli Stretti passaggi situati dopo
Costantinopoli.
All'inizio del 1099
Goffredo era una figura secondaria nella Crociata, con Baldovino, Boemondo di
Taranto, Raimondo IV di Tolosa e Tancredi che determinavano il corso degli
eventi. Goffredo fu il primo a presentarsi all'assedio di Nicea ma il suo solo
risultato significativo in questa parte della Crociata fu il soccorso prestato
all'esercito di Boemondo durante la Battaglia di
Dorylaeum allorché questi s'era dovuto arrendere ai Turchi Selgiuchidi
di Kilij Arslan I. L'esercito di Goffredo, in realtà, fu anch'esso costretto
alla resa finché non giunse un altro gruppo di Crociati agli ordini di Ademaro, vescovo di Le Puy che attaccò l'accampamento
selgiuchide.
Nel 1099, dopo la conquista di Antiochia al termine di un lungo
assedio, i Crociati si divisero su cosa avrebbero dovuto fare. Molti fanti
volevano proseguire verso sud alla volta di Gerusalemme ma Raimondo, a quel
tempo considerato il capo della Crociata, era esitante nel proseguire la
marcia. Goffredo, che sembra fosse influenzato da motivi religiosi piuttosto
che politici, convinse Raimondo a condurre l'esercito a Gerusalemme. Goffredo
fu attivo nell'assedio della città e il 15
luglio fu uno dei primi ad entrare in città che vide un massacro generale di
musulmani ed ebrei. Il 22 luglio, allorché Raimondo rifiutò di essere nominato
re di Gerusalemme, Goffredo fu eletto al suo posto.
Goffredo rifiutò però di
essere incoronato "re" nella città in cui il Cristo era morto.
Assunse invece il titolo di Advocatus Sancti Sepulchri, "difensore
della Chiesa del Santo Sepolcro". Nel corso del suo breve regno di appena
un anno, Goffredo dovette difendere il nuovo Regno di Gerusalemme dai Fatimidi
d'Egitto, che in Agosto furono sconfitti nella Battaglia
di Ascalona. Fronteggiò anche l'opposizione di Dagoberto
di Pisa, il Patriarca di Gerusalemme,
che s'era alleato con Raimondo. Raimondo, secondo alcune fonti, avrebbe
impedito a Goffredo di conquistare Ascalona dopo la battaglia ma altre fonti
sostengono che le gelosie erano in realtà reciproche e che, anzi, gli abitanti
della città costiera islamica avrebbero preferito di gran lunga arrendersi a
Raimondo (di cui era ben nota la fedeltà alla parola data) anziché a Goffredo e
che, a causa della contrapposizione fra i due comandanti crociati, alla fine
non se ne fece più nulla. Ascalona restò così con le sue porte sbarrate,
approvvigionata regolarmente dalla flotta fatimide che in quella parte del
Mediterraneo non aveva ancora rivali.
Nel 1100 Goffredo fu in
grado d'imporre la sua autorità ad Acri, Arsuf, Giaffa
e Caesarea. Nel frattempo il contrasto con
Dagoberto continuava: Goffredo e Boemondo avrebbero preferito Arnolfo di Chocques come Patriarca ma Dagoberto
voleva trasformare il Regno in una teocrazia, col Papa alla sua guida.
Dagoberto riuscì a forzare Goffredo a una tregua e si concordò che Gerusalemme
e Giaffa sarebbero state assegnate alla Chiesa se i Crociati avessero potuto
conquistare Il Cairo per trasferirvisi. Tuttavia Goffredo morì il 18 Luglio
senza aver conquistato l'Egitto e la questione di chi avrebbe dovuto governare
su Gerusalemme rimase senza risposta. I sostenitori di una monarchia secolare
chiamarono il fratello di Goffredo, Baldovino (diventato nel frattempo conte di
Edessa), affinché assumesse la corona. Dagoberto – che era fuori Gerusalemme
con Tancredi per assistere alla conquista di Acri e al massacro della sua
popolazione di fede israelita – dovette piegarsi e con riluttanza incoronò
Baldovino re il 25 dicembre 1100.
Goffredo
di Bulgione
Per essere stato il primo
governante di Gerusalemme, Goffredo è stato idealizzato nei racconti più tardi.
Fu descritto come il capo dei Crociati, il re di Gerusalemme e il legislatore
che presiedeva le assisi di Gerusalemme e fu incluso fra i cavalieri ideali,
conosciuti come i Nove Prodi. In realtà egli non fu nulla di tutto ciò.
Ademaro, Raimondo e Boemondo furono i capi della Crociata; Baldovino fu il
primo vero re; le assisi furono il risultato di uno graduale processo.
Il ruolo di Goffredo nella
Crociata è stato descritto da Alberto di Aix, l'anonimo autore delle Gesta Francorum e da Raimondo di Aguilers.
Nella letteratura fantastica, Goffredo fu l'eroe delle due Francie: chansons
de geste connessa con la Crociata, Chanson
d'Antioche e Chanson de Jerusalem.
Anche la sua famiglia e la prima parte della sua vita divennero soggetto di
leggende. La leggenda del Cavaliere del Cigno, più nota oggi come soggetto
dell'opera di Wagner Lohengrin, si riferiva originariamente al nonno di
Goffredo, Elia, che arrivò su un misterioso battello a forma di cigno per
difendere il casato di Buglione e impalmare la nonna di Goffredo.
Presente anche in
Gerusalemme liberata, l'opera più famosa di Torquato Tasso e a lui si riferisce
nel proemio
Canto l'armi pietose e
il capitano
che il gran sepolcro liberò di Cristo
molto operò con il senno e con la mano
molto soffrì nel glorioso acquisto.....
Nella Divina Commedia Dante
scorge lo spirito di Goffredo nel Cielo di Marte con altri "guerrieri
della fede".
Predecessore:
Corrado Duca della Bassa Lorena 1087-1100
Successore: Enrico
Difensore del Santo Sepolcro 1099–1100
Successore:Baldovino I (come Re di Gerusalemme)